Nella splendida cornice del Parco Nazionale del Vesuvio sono state realizzate quattro serate di spettacolo per decantare il territorio vesuviano. Questo è solo il primo capitolo di una serie d’iniziative intraprese dal giovane Francesco Girardi.
In queste quattro serate i boschi del Vesuvio si sono arricchiti della presenza di strani personaggi. Abbiamo incontrato Pulcinella e Capitan Spaventa, in missione per salvare il popolo vesuviano dai pericoli inviatigli contro dai giganti del Vesuvio.
Grazie all’aiuto del suo fedele servitore, il capitano ha saputo ben difendersi e così portare a termine l’arduo compito di fermare le lave del Vesuvio e incontrare Lucilla, la dama di cui è perdutamente innamorato.
Oltre allo spettacolo incentrato nel Parco, sono stati coinvolti in questo progetto artisti, artigiani, musicisti, produttori locali per iniziare un vero e proprio tour di sapori, arte e storia del territorio vesuviano.
Tante le aziende del territorio coinvolte, il fine ultimo sono quelle di mettere in comunicazione diverse personalità per poter così promuovere un turismo di tipo esperienziale. Il progetto si chiama “Indeep” significa in profondità, vuole portare la luce laddove cade l’ombra.
Creare un sistema indipendente costituito da aziende locali che possano insieme costruire un’offerta turistica alle pendici del Vesuvio. L’obiettivo è di valorizzare e preservare il patrimonio storico, culturale, artistico e naturalistico di questa terra. Nel mese di luglio hanno scelto di raccontare uno dei luoghi più rappresentativi ed espressivi del territorio vesuviano :le briglie borboniche della pineta di Terzigno.
Opere di architettura naturalistiche volute dai Borbone prima dell’unità d’Italia che negli anni sono state dimenticate e lasciate all’abbandono, queste costruzioni servivano per proteggere le popolazioni dalle cosiddette “lave” (fiumi di fango e detriti che scendevano a gran velocità dai versanti del Vesuvio).
Queste opere dovrebbero essere ” riscoperte” e fatte visitare dai turisti. Il fautore del progetto Francesco Girardi così ci dichiara: ” il nostro lavoro sarà quello di portare i cittadini del vesuviano e i turisti a una maggiore consapevolezza della storia di questo territorio perché fondamentale per il nostro futuro, esiste un grande tesoro sotto i nostri piedi ed è giunto il momento di riscoprirlo, il mio invito – finisce Girardi – è un invito alla resistenza, un invito rivolto a tutti i giovani di restare e fare cose sul proprio territorio perché è qui che può e deve essere il loro futuro”.