Come ogni tornata elettorale specie le amministrative, comincia la guerra a colpi di manifesti abusivi.
Mura di palazzi storici, “rammere”, alberi, pali della luce, tutto è buono per incollare i maxi santini dei candidati che sperano di entrare nel subconscio degli elettori ed essere ricompensati col voto di quelli che non sono stati raggiunti dall’asfissiante porta a porta.
Ma molti cittadini sono ormai stanchi da questi abusi di illegalità che poi ricadono sia come spese sia come decoro urbano su loro stessi.
A partire nella gara all’imbrattamento che probabilmente vedrà coinvolti molti candidati è Emilia Carillo, assessore uscente della giunta Catapano, segnalata da molti lettori alla nostra redazione