Nelle città meridionali, e non solo in quelle meridionali, sembra prendere sempre più piede l’opposizione alla Lega salviniana. Dopo gli atti di dissenso avutisi a Catanzaro ed a Napoli pochi giorni fa, in vista del ritorno di Matteo Salvini nel capoluogo partenopeo previsto per giovedì 23 maggio, c’è chi ha lanciato l’idea di invitarlo civilmente a lasciare la città, esponendo, come già è stato fatto in Calabria, delle lenzuola per denunciare le sue posizioni antimeridionali.
In effetti, mentre Salvini si proietta a livello nazionale, la Lega (Nord) persegue il suo obiettivo storico di ottenere la piena autonomia economico-finanziaria per le regioni settentrionali tramite quello che è stato definito un “golpe”, che, sulla base di un del tutto incostituzionale diritto dei ricchi ad essere sempre più ricchi, consentirebbe ai territori “virtuosi” del Nord di conservare l’80 se non il 90% del gettito fiscale, sottraendolo del tutto illegittimamente allo Stato centrale ed ai cittadini italiani delle regioni meridionali. Questi ultimi, già sono stati vittime di un federalismo predatorio, iniquo, asimmetrico e discriminatorio, che, fonte SVIMEZ, nel solo triennio 2014/2106 ha sottratto loro ben 61 miliardi di euro l’anno di spesa pubblica allargata, peggiorandone ulteriormente la qualità della vita nei campi dell’istruzione, della salute, dei trasporti e dell’assistenza sociale.
Mentre Salvini cerca di ottenere voti al Sud grazie alle retorica del sovranismo securitario e razzista, su al Nord, il suo compagno di partito, Luca Zaia, governatore del Veneto, giustifica la richiesta di autonomia differenziata anche sulla base di motivazioni di carattere discriminatorio e razzistico: la presunta superiorità etica, culturale e genetica dei settentrionali rispetto ai meridionali.
Tra i primi a prendere posizione contro la seconda venuta di Salvini a Napoli nel giro di pochi giorni, il Comitato meridionalista dell’area vesuviana “Gaetano Salvemini” ha emesso il seguente comunicato stampa: “Coerentemente alle proprie posizioni democratiche, radicali, laiche, antiliberiste ed antifasciste, il Comitato promuove ed aderisce alla campagna di mobilitazione politico-civile contro la visita di Matteo Salvini a Napoli, in quanto esponente di un’organizzazione politica, la Lega Nord, che promuove azioni di governo sessiste, omofobe, securitarie, xenofobe, razziste e discriminatorie anche di chiaro orientamento antimeridionale. Non si dimentichi che Luca Zaia, governatore del Veneto e suo compagno di partito, giustifica il “golpe dei ricchi” sulla base della presunta superiorità genetica dei settentrionali. I Napoletani sono cittadini della Repubblica italiana e rivendicano l’integrale applicazione della Costituzione democratica ed antifascista. Napoli non dimentica! Via il “golpista” dalle nostre Terre!”
13/05/2019 – Salvatore Lucchese