“Tamburi di guerra in Europa e nel Mondo. La macchina assassina si è messa in moto. Ricordo che la leva in Italia può essere ripristinata con delibera del Parlamento e avallo del PdR. Sarebbero richiamati i 17enni per la visita, mentre partirebbero per la guerra 18-45enni ambosessi. Chi ha servito in precedenza nell’esercito è richiamabile fino ai 56 anni e ai 65 anni se ex militari di carriera. Non presentarsi o fuggire sarà considerata diserzione. Il 72% dell’Esercito è composto da meridionali, cioè cittadini di serie B per questo governo, e quindi con tutta evidenza sacrificabili. Cittadini trattati da sempre da sudditi, invariabilmente sfruttati nei decenni, costretti all’emigrazione forzata (che sia lavorativa, scolastica o sanitaria) discriminati, ghettizzati e umiliati. Sono ‘la parte cattiva dell’Italia’, per cui per alcuni razzisti (in giudicato) al governo sono sacrificabili. Quindi, prima di discriminarli addirittura per legge con l’Autonomia differenziata razzista, vorrebbero trasformarli in carne da cannone. Questi delinquenti politici pensano così di risolvere definitivamente la ‘Questione meridionale’. Sì, con l’estinzione finale. Volete andare in guerra insieme a figli e nipoti per gli interessi di una casta di delinquenti politici e di pochi oligarchi, con tutta evidenza fuori di testa?! Volete Voi fare la guerra alla prima potenza nucleare del mondo, con scarpe di cartone e armati solo di chiacchiere, come da italica tradizione?! Volete dotarvi dell’apposito e demenziale ‘kit di resilienza’ per sopravvivere 72 ore all’Olocausto nucleare, non si capisce quale scopo? Io no! Basterà chiudere porte e finestre per evitare le radiazioni mortali come dice Macron? Io non credo. Penso invece che bisogna, come legittima difesa, mandare assolutamente a casa e al più presto, democraticamente,questa classe politica. Che sia italiana o europea. Su questo dobbiamo organizzarci con tutti quelli che ci stanno“.
Questo quanto dichiarato tramite social dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che, coerentemente alla sua ferma, decisa, netta e radicale presa di posizione contro i venti di guerra che soffiano sempre più forti in Europa e nel Mondo, ha partecipato alla manifestazione in favore della Pace, tenutasi sabato 15 marzo a Piazza Barberini a Roma in contrapposizione alla manifestazione di Piazza del Popolo convocata da Michele Serra per celebrare una retorica bellicistica nel nome dell’unità e della libertà dell’Europa, elevata ideologicamente ad unica cultura e civiltà da difendere dagli attacchi di quelli che, evidentemente, devono essere considerati i nuovi “barbari”.