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19 Aprile, 2025

Nasce il Comitato meridionalista, vesuviano e non solo, “Gaetano Salvemini”

Entro l’ambito della mobilitazione civile, culturale, sociale e politica contro la “secessione dei ricchi”, che in queste settimane sta attraversando come una marea crescente il Sud Italia, nell’area dei comuni vesuviani, il 6 marzo 2019, presso i locali della Casa del Popolo di Pollena Trocchia-Sant’Anastasia, è stato istituito il Comitato meridionalista, vesuviano e non solo, Gaetano Salvemini”.

Assolutamente autonomo ed indipendente dalle forze sociali e politiche già costituite e promosso da esponenti della società civile – avvocati, docenti, studiosi, ricercatori, formatori, ingegneri, impiegati, sindacalisti, registi teatrali ed altri operatori ed animatori sociali e culturali –, coerentemente alla figura ed all’opera del socialista Gaetano Salvemini, che si è costantemente impegnato per il riscatto del Meridione dalla sua condizione di subalternità attraverso la lotta per l’emancipazioni delle sue classi popolari e lavoratrici, nonché richiamandosi ai principi ed ai valori costituzionali dell’uguaglianza, dell’equità, della coesione sociale e dell’unità e della solidarietà nazionale, il Comitato vesuviano intende contribuire a rilanciare il dibattito e l’azione politica per la soluzione della questione meridionale. Questione che negli ultimi decenni, denunciano i fondatori del Comitato nel loro Manifesto istitutivo, è stata prima eclissata e poi rimossa a favore della questione settentrionale, imposta dal “Partito trasversale del Nord”, formato, soprattutto, da Lega, Forza Italia e PD.

Preso atto che le istanze sociali, economiche e culturali dei cittadini dei territori meridionali o non sono per niente rappresentate o lo sono in via del tutto inadeguata, marginale e residuale, sia dalle forze politiche nazionali sia dalla stragrande maggioranza delle sue classi dirigenti locali ad esse direttamente o indirettamente legate, il Comitato, di orientamento antifascista, antirazzista, antiliberista, laico, ecologista, democratico e radicale, aderirà e promuoverà tutte quelle iniziative che si muoveranno nella direzione sia della sollecitazione delle forze sociali e politiche esistenti a porre al centro delle loro lotte ed iniziative la questione meridionale, sia della costruzione di un’autonoma forza politica meridionalista, in modo tale da contrastare il “Frantuma Italia”, ossia il “regionalismo discriminatorio” travestito da “autonomia rafforzata”, non solo sul piano della lotta ideologica, ma anche e soprattutto su quelli dirimenti delle battaglie sociali, economiche e politiche.

A fronte dell’acuirsi del divario Nord/Sud, determinato dalle politiche inique e discriminatorie degli ultimi decenni, come nel caso della “perversa” attuazione del federalismo fiscale, denunciata da Marco Esposito nel suo Zero al Sud, il Comitato lancia un appello per una mobilitazione totale e permanente, sintetizzata dallo slogan:  “Mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost’: coscienza, identità, diritti, risorse!  

Tra le prime decisioni prese dall’Assemblea del Comitato si registra l’adesione all’“Assemblea di tutte le popolazioni meridionali”, promossa dalla rete Il Sud conta, che si terrà a Napoli il 9 marzo 2019 alle ore 15:30, presso il Cinema Astra in via Mezzocannone 109.

Sembra proprio che sotto al Vesuvio inizi a ribollire del magma. Fortunatamente, non quello distruttivo dello “Sterminator” di leopardiana memoria, bensì quello costruttivo del dissenso democratico e radicale sulla base dei valori costituzionali di uguaglianza, equità, perequazione, coesione sociale e solidarietà nazionale. Valori minacciati e rovesciati dall’operazione “Spacca Italia”, lanciata dalle Regioni apripista del Nord Italia – Lombardia, Veneto, Emilia Romagna – a cavallo tra il Governo Gentiloni e l’attuale Governo giallo-verde, nel nome di un “etno-liberismo” selvaggio, sperequato e discriminatorio.

06/03/2019 – Salvatore Lucchese

 

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