Egregio Presidente De Luca,
abbiamo registrato con favore le Sue recenti prese di posizione contro l’Autonomia Regionale Differenziata. Noi la chiamiamo ‘Spacca-Italia’.
Spacca-Italia non solo in senso geografico, poiché divide profondamente il Paese in una ventina di entità politico-amministrative l’una autonoma dall’altra, ma anche, e soprattutto, nel senso dei diritti sociali: perché avrà come inevitabile effetto l’impennata insostenibile delle disuguaglianze, con l’aggravamento delle già oggi pesantissime disparità quantitative e qualitative nella fruizione dei servizi primari di cura, istruzione e mobilità; e perché solidificherà, e anzi accrescerà ulteriormente, tanto gli squilibri territoriali sul piano dell’economia e dell’occupazione quanto le differenze di reddito e di salario tra le varie regioni.
L’Italia è davvero sull’orlo di un baratro. Ma non serve a nulla lamentarsi. Non serve neppure riandare a come si sia arrivati a questo enorme disastro e a quanto siano state gravi le responsabilità dei governi, di tutti i governi della Seconda Repubblica, quelli di centrosinistra non meno che quelli di centrodestra. E nemmeno vogliamo attardarci a ricordare ora le Sue specifiche responsabilità, egregio Presidente, allorché, tra i primi, già progettava, e in parte già predisponeva, l’iter politico-amministrativo per arrivare alla regionalizzazione di ben 7 materie, presentandola come un bene per i cittadini e le cittadine della Campania.
Sappiamo che in politica si possono commettere errori, anche errori carichi di pericoli. L’importante è poterli riparare in tempo. Come, appunto, in questo caso. Così, per quel che riguarda la Sua precedente intenzione di avviare il regionalismo campano, confidiamo vada ormai da sé, proprio alla luce delle Sue recenti prese di posizione, che debba intendersi superata. Ma sarebbe comunque molto utile che Ella lo chiarisse esplicitamente, con una inequivoca dichiarazione in tal senso.
In sostanza, signor Presidente, noi oggi Le scriviamo per sollecitare, anche da parte Sua, effettiva coerenza nella battaglia contro l’Autonomia Differenziata. La qual cosa significa, per noi, tre immediate e semplici cose, che rientrano direttamente nell’iniziativa politico-amministrativa della Regione:
1) L’effettiva predisposizione, da parte della Giunta Regionale, per il tramite di un apposito gruppo di lavoro, di tutta la strumentazione giuridica necessaria per rivolgere, non appena il Disegno di Legge sull’Autonomia Regionale venga approvato anche dalla Camera dei deputati (cosa purtroppo assai probabile), un formale quesito alla Corte Costituzionale sulla costituzionalità di una legge così scellerata. Ella, signor Presidente, ha dichiarato di aver già maturato tale intenzione, ma la celerità dell’iniziativa è sostanziale;
2) Il varo urgente, in Consiglio Regionale, di un Dispositivo solenne di indirizzo programmatico, che affermi il rifiuto di principio dell’Autonomia Regionale Differenziata e l’esplicita volontà di non-utilizzo delle possibilità previste dalla Legge. Con tale Dispositivo, la Regione Campania si impegna a non chiedere alcuna regionalizzazione in nessuna delle 23 materie elencate dalla incipiente Legge Calderoli: proprio perché giudica principii irrinunciabili la salvaguardia unitaria della comunità nazionale e la coesione sociale del Paese;
3) Un Suo specifico e personale impegno, signor Presidente, sempre nell’ambito delle Sue prerogative, a sostegno di tutte le iniziative di mobilitazione collettiva contro questa Legge scellerata, con l’obiettivo che venga ritirata e che comunque non si producano ulteriori atti a carattere esecutivo. Giudichiamo necessarie, in particolare, sia una manifestazione nazionale a Napoli (noi la proponiamo per il 16 marzo) che una tempestiva iniziativa specifica a Roma, finalizzata a consegnare, con ampia delegazione istituzionale e di massa, una formale Lettera al Presidente della Repubblica. Vogliamo, infatti, chiedere alla massima carica dello Stato un intervento esplicito verso le Camere e il Governo, che inviti al riesame complessivo della questione delle Autonomie Territoriali e a soprassedere, nelle more di tale esame, a ulteriori azioni attuative.
Fiduciosi di avere la Sua attenzione, ci dichiariamo disponibili a collaborare con tutte le Istituzioni che assumano con chiarezza una posizione di contrasto all’Autonomia Regionale differenziata.
Napoli, 26 gennaio 2024
Coordinamento Regionale Campania contro l’Autonomia Regionale Differenziata