“L’austerità di bilancio che non poteva essere messa in discussione per nessun motivo e che ha costretto per oltre un ventennio alla austerità i Paesi del Sud Europa (a partire dalla Grecia), viene gettata via come se niente fosse semplicemente perché adesso ai Paesi del Nord Europa, a partire dalla Germania, conviene così. Ma non è finita, col Rearm Europe, a favore della riconversione in armamenti delle fabbriche dell’automotive dei Nord d’Europa, pagheranno ancora i già impoveriti Sud d’Europa tramite la cancellazione del Fondo di coesione, così come richiesto da Ursula von der Leyen. È l’allarme che come Partito del Sud abbiamo lanciato già dal 15 marzo durante la manifestazione della Pace a piazza Barberini a Roma e cioè che soldi per il progetto Rearm Europe (o della creazione di un esercito europeo… non cambia) verranno sottratti ai fondi di coesione europea. Cioè a scuola, sanità, welfare, istruzione, università, pensioni. Cioè ai più poveri, sottratti quindi alle regioni del Sud Italia ed Europa che si vedranno private di importanti misure per sostenere progetti imprenditoriali, tecnologie, infrastrutture, etc. alle regioni del Sud che già sono da decenni sottofinanziate dai governi nazionali. Ovviamente Meloni la settimana dopo in Parlamento, da navigata affabulatrice, aveva smentito il taglio dell’Italia dei Fondi coesione, ma chi gli poteva credere? In più di due anni di governo non ha mantenuto una sola promessa! E poi Meloni è al governo con Salvini. E infatti oggi il @Sole24ore ci informa che l’ascaro (buio) Fitto, vice presidente Commissione Europea, con notevole faccia di bronzo, propone una mini-riforma della politica di coesione. E, guarda caso, gli Stati membri potranno dirottare parte dei fondi strutturali alle nuove priorità europee quali: industrie e infrastrutture della difesa; emergenza casa; crisi idrica. Ovviamente solo il primo punto è la vera priorità di questi oligarchi, gli altri due servono solo ad indorare la pillola, riceveranno qualche briciola. Pagheranno i Sud come sempre, a partire dal nostro Mezzogiorno che già subiva la presenza del governo più antimeridionale della storia. Meglio quindi continuare ad opporsi alla guerra e al riarmo, senza sconti“. Questo quanto dichiarato tramite social dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese rispetto alla possibilità di utilizzare le risorse europee destinate alla coesione sociale e territoriale per il ri-armo degli Stati nazionali europei. Una prospettiva a dir poco inquietante, non solo per il pericolo sempre più concreto di scoppio della Terza Guerra Mondiale, ma anche per l’eventuale colpo ferale che sarebbe inferto ad un Mezzogiorno già ampiamente depredato dalle politiche interne di sperequazione territoriale a favore della sedicente locomotiva- Nord.