L’Ente Parco Nazionale del Vesuvio ha a cuore la vita dei suoi visitatori e compie un passo significativo per garantire la massima sicurezza. Oggi annunciamo con entusiasmo l’implementazione di un programma di cardio protezione al Cratere del Vesuvio, con l’aumento della dotazione di defibrillatori. Questa iniziativa mira a rendere il sito non solo un’esperienza straordinaria, ma anche un luogo dove la sicurezza e il benessere dei visitatori sono priorità assolute.
Il Cratere del Vesuvio, sentiero n° 5 del Parco Nazionale del Vesuvio, nell’ultimo anno è stato visitato da oltre seicentomila visitatori. L’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, con le Guide Alpine e Vulcanologiche del Presidio Permanente Vulcano Vesuvio, si impegnano da sempre per garantire la più ampia fruizione possibile ai propri visitatori, nel rispetto della sicurezza delle condizioni di visita. L’Ente Parco già assicura un servizio primo soccorso con la presenza di un’ambulanza sul Gran Cono per garantire il primo intervento ai turisti e il soccorso in caso di necessità. Lungo il percorso che conduce all’orlo craterico erano già presenti dei defibrillatori e numerosi sono stati gli interventi che in questi anni le Guide hanno assicurato salvando vite.
L’Ente Parco ha implementato la presenza di queste apparecchiature portando la dotazione a 7 unità. Questi sono stati dislocati lungo i 1700 metri di percorso per garantire il pronto intervento delle Guide e rispondere all’esigenza di rianimazione, contemplato in 4/6 minuti dai protocolli sanitari in caso di arresto cardiaco.
I defibrillatori consegnati, stamattina dal Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca, al Presidente delle Guide del Presidio Permanente Vulcano Vesuvio – Paolo Cappelli – sono i REANIBEX-100. Modelli di ultima generazione semiautomatici. Un defibrillatore destinato ad essere utilizzato per il trattamento dell’arresto cardiaco in pazienti adulti e pediatrici.
Quando collegato ad un paziente, il REANIBEX 100 analizza automaticamente il segnale ECG e decide se è necessario o meno erogare una scarica. Se viene riconosciuto un ritmo defibrillabile il dispositivo caricherà automaticamente il condensatore e a seconda della versione del dispositivo (automatico o semiautomatico) verrà richiesto all’utente di premere il pulsante per erogare la scarica. Il dispositivo guiderà l’operatore durante l’intervento mediante messaggi vocali e visivi. I REANIBEX 100 sono stati forniti dalla società Arpaia S.r.l. di Pompei.